Il Teatro Carcano di Milano ha ospitato il 3 marzo uno spettacolo prodotto da Palkettostage, Hamlet in concert, in lingua originale inglese, tratto da William Shakespeare. Il dramma celeberrimo del principe di Danimarca che sogna il padre ucciso dal fratello che voleva rubargli non solo il trono ma pure la moglie, non è stato riportato in modo fedelissimo, seppure molti dialoghi fossero originali.
Reinterpretando in modo originale il personaggio del giovane Amleto, finto pazzo ma autentico disperato, il regista scozzese Frazer Grant si discosta dalle tinte più fosche della tragedia elisabettiana e realizza uno spettacolo che esplode di continuo in un vibrante rock show anni '80. Nasce il musical "Hamlet in Concert". Il giovane principe somiglia molto a tanti adolescenti del giorno d'oggi, indeciso e timoroso, benché quanto accadde a lui francamente non è molto comune.
Se lo zio-patrigno di Amleto si ritrova con una voce che eccita l'intero pubblico del solitamente sobrio Teatro Carcano, colmo di giovani che si divertono un sacco, anche la madre offre il suo motivo e Amleto, alto e dinoccolato, con una voce rispettabile e una recitazione forse solo appena claudicante, travolge lo spazio e rende possibile ogni più curiosa messa in scena, come il modo alquanto strano di far morire il padre di Ofelia e la stessa giovane adolescente. L'abbigliamento in pelle e cuoio, borchie, chiodi e stivaletti ben rappresentano il look di chi, fra un monologo e una porzione di dramma, canta brani dei Rolling Stones, Pink Floyd, U2, Queen e altri ancora, ben incastrati fra le sempre splendide parole del vecchio Shakespeare.
Il risultato è allegro, inconsueto e tipico di Palkettostage, che si affianca e sostiene chi sperimenta nuove forme teatrali mischiandone diversi linguaggi, alla ricerca di una diretta comunicazione col pubblico, che gradisce la proposta. Nato nel 1985, all'inizio desiderava favorire l'insegnamento delle lingue straniere attraverso il supporto del teatro, creato dai giovani studenti stessi. Ogni spettacolo segue con attenzione l'integrità del testo e ci aggiunge canzoni, musiche e coreografie in sintonia col mondo giovanile. In molti casi, a fine spettacolo è possibile discutere e confrontarsi, perfino compilando schede didattiche. Il primo contratto per una produzione in lingua originale inglese vide la produzione di Waiting for Godot, di Samuel Beckett, nel 1985. Da allora a oggi sono state diecine le rappresentazioni e le messe in scena, non solo in inglese ma anche in francese.
Se volete divertirvi e imparare a migliorare una lingua straniera, tenete d'occhio gli spettacoli di Plkettostage, che si ripropongono in diverse città italiane fino a tutto maggio, per questa stagione. Ecco alcune date: Roma, 12 e 13 marzo. Gaeta, 14 e 15/3. Genova 17 marzo. Bergamo, 27 e 28/3. Lecco, 1 e 2 aprile ma se volete seguire i loro itinerari o contattarli, navigate su www.palketto.it e buon divertimento!
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